L’investimento per acquistare o ristrutturare una piscina può risultare abbastanza dispendioso e, di conseguenza, scoraggiare i potenziali acquirenti. Fortunatamente, grazie al bonus piscine 2023, è possibile accedere ad alcune agevolazioni e detrazioni fiscali per la creazione di una magnifica area relax direttamente a casa propria. In questa breve guida, esploriamo quali sono i principali metodi e i requisiti per ottenere una detrazione dell’IRPEF o un’agevolazione dell’aliquota IVA, come funziona la detrazione, come richiedere il bonus piscina e quali interventi di ristrutturazione funzionale, estetica e impiantistica possono essere effettuati.
Detrazione fiscale per piscine
Arricchire il proprio giardino con una piscina è il sogno nel cassetto di molte persone, perché consente di creare una piccola oasi di relax in cui trovare refrigerio direttamente a casa propria. L’installazione di una piscina, tuttavia, comporta un investimento piuttosto oneroso e spesso il sogno è destinato a rimanere nel cassetto. Non tutti sanno, però, che esistono delle detrazioni fiscali e delle agevolazioni che possono aiutare economicamente chi desidera costruire o ristrutturare una piscina.
In particolare, negli ultimi anni sono state attivate alcune specifiche agevolazioni fiscali e, a tal riguardo, si ritiene necessario fare una precisazione: le agevolazioni per piscine in vigore nel 2023 riguardano solamente le vasche da ristrutturare e non le nuove costruzioni.
In particolare, è possibile ottenere una detrazione IRPEF del 50% sulle spese effettuate per eseguire determinati lavori di ristrutturazione, che comprendono le imposte (valore aggiunto, bollo e concessioni), le spese riguardanti l’ammodernamento di impianti degli impianti di illuminazione ed elettrici, quelle relative a ispezioni, perizie e progettazione e i relativi onorari professionali.
Quanto alla realizzazione di piscine nuove, al momento non sono previsti bonus. Tuttavia, per la costruzione di impianti ex novo dedicati ai privati, in alcuni casi è possibile ottenere un’agevolazione sull’IVA.
Bonus piscine: come funziona
Fino al 2022, per accedere al bonus piscina, l’Agenzia delle Entrate metteva a disposizione varie modalità:
- cessione del credito;
- sconto in fattura;
- detrazione fiscale.
Da quest’anno, invece, non è più possibile richiedere uno sconto in fattura né ottenere la cessione del credito. Inoltre, l’Ecobonus (che prevede detrazioni di maggiore entità, fino al 65%) non comprende più gli interventi effettuati sulle piscine. Di conseguenza, le opzioni si sono ridotte e il funzionamento del bonus piscine è relativamente semplice: le spese effettuate per la ristrutturazione di una piscina - fino a 96.000 euro (IVA inclusa) - possono godere di una detrazione fiscale al 50% (IRPEF).
La buona notizia è che le spese detraibili riguardano vari tipi di interventi di ristrutturazione, tra cui i più comuni sono:
- interventi di ristrutturazione funzionale: si tratta dei lavori che vengono effettuati per incrementare o migliorare le funzionalità della piscina. Ne sono un esempio le operazioni che riguardano gli impianti di disinfezione o di regolazione della temperatura;
- interventi di rinnovamento impiantistico: la ristrutturazione impiantistica riguarda il funzionamento della piscina e comprende una grande varietà di interventi. Tra i più comuni, si citano il rinforzo e la riparazione della struttura, la manutenzione o il rifacimento degli impianti di circolazione e di filtraggio, il rialzo del fondo e la posa di un rivestimento interno;
- interventi di riqualificazione estetica: oltre alle ristrutturazioni con finalità pratiche o funzionali, le agevolazioni sono previste anche per alcuni interventi di natura estetica, effettuati per abbellire aspetto e comfort della piscina.
In particolare, tra gli interventi di natura estetica ammessi si trovano l’installazione di accessori o di un impianto di illuminazione, oltreché i lavori di rifacimento della pavimentazione o del solarium.
Come richiedere il bonus piscina
Se si desidera effettuare il rifacimento di una piscina, per la detrazione IRPEF del 50% è necessario seguire alcuni semplici passaggi:
- verificare i requisiti: per poter accedere alla detrazione fiscale bisogna assicurarsi di possedere diritti reali sull’immobile in questione, e che il tipo di intervento eseguito e il tipo di abitazione rientrino tra i requisiti del bonus. Come accennato, infatti, le agevolazioni riguardano i lavori di ristrutturazione ma non quelli di costruzione ex novo di una piscina. Inoltre, è bene sottolineare che gli interventi consentiti variano dalle singole unità abitative ai condomini. Per questi ultimi, le agevolazioni sono disponibili per una minore gamma di operazioni;
- effettuare il pagamento tramite bonifico: se si rientra nei requisiti, un passaggio fondamentale per avere accesso al bonus è pagare le spese da detrarre tramite bonifico bancario contenente causale, riferimento della norma e codice fiscale del beneficiario;
- includere le spese nella dichiarazione dei redditi: infine, è importante custodire la documentazione fiscale riguardante le spese effettuate per gli interventi di ristrutturazione e inserirla nella dichiarazione dei redditi.
Bonus piscina 2023: agevolazione dell’IVA
Oltre al bonus ristrutturazione che consente di ottenere un’importante detrazione fiscale per i lavori di ristrutturazione di una piscina, è utile dare un’occhiata alla normativa a proposito dell’aliquota IVA riguardante le piscine. In alcuni casi, infatti, sono previste delle agevolazioni fiscali. La percentuale varia in base al tipo di abitazione e al tipo di intervento:
- costruzione o ristrutturazione di una piscina in un immobile di lusso: se la piscina è installata in un’abitazione di lusso, l’aliquota IVA corrisponde al 22% ordinario;
- costruzione di una piscina in una prima casa non di lusso: in questo caso si applica l’IVA al 4% se la costruzione della piscina è contestuale alla costruzione della casa, al 10% se successiva;
- ristrutturazione di una piscina in una prima casa non di lusso: l’aliquota IVA è pari al 10%;
- costruzione e ristrutturazione di una piscina in un’abitazione diversa dalla prima casa: anche in questo caso la percentuale IVA è al 10%.
In conclusione, esistono diverse soluzioni che consentono di ottenere delle agevolazioni o detrazioni per ammortizzare l’investimento necessario alla costruzione o alla ristrutturazione di una piscina. Infatti, se nel primo caso è possibile effettuare gli acquisti con IVA agevolata, per le ristrutturazioni esiste il bonus che consente di detrarre il 50% dell’IRPEF.
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