Negli ultimi anni, le piscine con acqua di mare, ovvero quelle con acqua salata, stanno diventando sempre più popolari tra coloro che desiderano un'alternativa alle tradizionali piscine con il cloro. Questo tipo di piscina prevede impianti grazie ai quali non è necessario utilizzare prodotti chimici per mantenere l’acqua pulita, ma ci si affida esclusivamente al potere antibatterico del sale. Una soluzione originale e innovativa, per mantenere alti gli standard della propria vasca in modo sostenibile e green.
In questo articolo, ti guideremo passo dopo passo nello scoprire tutto quello che c’è da sapere sulle piscine con acqua salata.
Cos'è una piscina con acqua salata?
Una piscina con acqua salata utilizza un generatore di cloro salino per convertire il sale disciolto nell'acqua in cloro gassoso, che poi si dissolve nuovamente nell'acqua mediante un processo noto come elettrolisi. A differenza delle piscine tradizionali, dove il cloro viene aggiunto manualmente, nelle piscine con acqua salata si sfruttano le caratteristiche del sale per garantire un’adeguata pulizia e disinfezione dell’acqua. Perché si possa effettivamente parlare di piscine con acqua salata, è necessario rispettare alcuni parametri: per ogni litro di acqua deve essere presente una quantità di sale che va da 1,5 a 5 grammi. Considerando tali parametri, le piscine ad acqua salata sono diverse dal mare: la concentrazione di sale in quest’ultimo è nettamente superiore rispetto a quella che si deve trovare in un impianto artificiale.
Come funziona l'elettrolisi salina
L’elettrolisi salina è un processo chimico che utilizza l’elettricità per scomporre il sale disciolto in acqua in cloro, idrogeno e idrossido di sodio.; è, quindi, un sistema di disinfezione dell’acqua della piscina, basato su un processo naturale, che garantisce la massima pulizia dell’impianto senza utilizzare prodotti chimici. Il cuore del sistema a sale è il clorinatore, ovvero un dispositivo installato nel circuito di filtrazione della piscina. Il processo di elettrolisi è semplice ma efficace:
- si aggiunge sale (cloruro di sodio) all'acqua della piscina;
- il sale si scioglie, rendendo l'acqua salmastra (circa 4-6 grammi per litro);
- quando l'acqua salata passa attraverso la cella elettrolitica, una corrente elettrica trasforma il sale in ipoclorito di sodio (un disinfettante);
- l'ipoclorito disinfetta l'acqua, eliminando batteri e alghe;
- sotto l'effetto del sole e del calore, l'ipoclorito si trasforma nuovamente in sale, chiudendo il ciclo.

Quanto sale si usa?
La quantità ideale è di circa 4-6 kg di sale per metro cubo d'acqua. Se prendiamo come esempio una piscina da 50 m³, richiederà circa 250-300 kg di sale all'avvio, con piccole aggiunte durante l'anno per compensare l'acqua persa.
I vantaggi dell’acqua salata
Le piscine con acqua salata rappresentano una valida alternativa alle piscine tradizionali e, come detto in precedenza, offrono numerosi benefici in termini di salute, comfort e manutenzione. Vediamoli tutti nel dettaglio.
1. Comfort e salute
- Pelle e occhi: l'acqua salata è molto più delicata rispetto al cloro tradizionale. Per questo motivo potrebbe ridurre il rischio di irritazioni oculari, secchezza cutanea e allergie;
- odore e benessere: l'assenza del classico odore di cloro rende l'esperienza più piacevole. L'acqua risulta anche più dolce e meno aggressiva su costumi e capelli.
2. Ambiente e salute a lungo termine
- Ridotto impiego di prodotti chimici: niente più stoccaggio di taniche e composti pericolosi;
- sistema a ciclo continuo: il cloro viene prodotto in modo costante e naturale, migliorando l'equilibrio dell'acqua.
3. Manutenzione e gestione
- Meno interventi manuali: il sistema automatizzato riduce la frequenza delle operazioni di controllo;
- costi di gestione inferiori: il sale ha un costo contenuto e dura a lungo. Anche i correttori di pH si usano in quantità moderata.
4. Impianti e materiali
- Minore usura dei componenti in plastica: l'acqua salata è più stabile chimicamente;
- lunga durata dell'acqua: una volta bilanciata correttamente, l'acqua rimane in buone condizioni più a lungo.
Gli svantaggi dell’acqua salata
A fronte di diversi benefici, le piscine con acqua salata presentano anche alcuni svantaggi che è importante considerare, tra cui:
1. Costo iniziale elevato
L'installazione di un sistema di clorazione a sale può essere più costosa rispetto a una piscina tradizionale con cloro. Questo include il costo del generatore di cloro salino e dell'installazione stessa.
2. Manutenzione del sistema
Anche se le piscine con acqua salata richiedono meno prodotti chimici, il sistema di clorazione a sale necessita di manutenzione regolare. I generatori di cloro salino devono essere controllati e puliti periodicamente per evitare l'accumulo di calcio e altri depositi minerali.
3. Corrosione
Il sale può essere corrosivo per alcune superfici e componenti della piscina, come le scale, i rivestimenti metallici, i sistemi di riscaldamento e altre attrezzature. È importante utilizzare materiali resistenti alla corrosione o trattamenti speciali per prevenire danni.
4. Equilibrio chimico
Anche le piscine con acqua salata richiedono un'attenta gestione dell'equilibrio chimico dell'acqua. Livelli di pH, alcalinità e calcio devono essere monitorati e regolati per mantenere la qualità dell'acqua e proteggere il sistema di clorazione a sale.
Cloro vs acqua salata
Per aiutarti a valutare con maggiore chiarezza quale sistema sia più adatto alle tue esigenze, ecco una tabella che mette a confronto diretto le principali differenze tra una piscina tradizionale a cloro e una piscina con impianto a elettrolisi salina. L'analisi prende in considerazione comfort, manutenzione, costi, impatto ambientale e durata degli impianti.
Aspetto | Piscina a Cloro Tradizionale | Piscina a Sale (Elettrolisi) |
Comfort | Irritante per occhi/pelle | Più delicata e piacevole |
Manutenzione | Frequente e manuale | Automatizzata e costante |
Spesa iniziale | Bassa | Alta (impianto da installare) |
Costi nel tempo | Alti (prodotti chimici) | Ridotti (sale + controllo pH) |
Durata impianti | Standard | Dipende dai materiali utilizzati |
Impatto ambientale | Uso intensivo di prodotti chimici | Minore, sistema più ecologico |
Si può convertire una piscina tradizionale in una piscina con acqua salata?
Hai già una piscina e ti stai chiedendo se puoi passare all'acqua salata? La buona notizia è che nella maggior parte dei casi la conversione è possibile i vantaggi possono essere notevoli. Di seguito ti spieghiamo quali sono i passaggi necessari, gli accorgimenti da tenere presenti e il costo stimato dell'intervento:
- verifica della compatibilità dell'impianto: si controlla che il sistema di filtrazione esistente sia adatto all'acqua salata (preferibilmente filtro a sabbia) e che i componenti metallici (come scalette, bocchette, pompe) siano realizzati in materiali resistenti alla corrosione;
- installazione del clorinatore: un tecnico installa il generatore di cloro tramite elettrolisi lungo il circuito di ritorno dell'acqua, generalmente vicino al filtro o alla pompa;
- aggiunta del sale: si introduce il sale nell'acqua della piscina, nella quantità necessaria per raggiungere la salinità ideale (circa 4-6 g/litro). Il sale si scioglie naturalmente con il funzionamento dell'impianto.
- avviamento e taratura del sistema: una volta installato il clorinatore, si avvia il sistema e si effettuano le regolazioni iniziali, come il controllo del pH, della salinità e della produzione di cloro, per ottimizzare il funzionamento.
Il costo stimato dell’intervento è tra i 1.500 a 3.000 €, a seconda delle dimensioni della piscina e della tipologia di impianto esistente.
FAQ: Domande frequenti sulla piscina con acqua salata
Hai ancora qualche dubbio sulla piscina a sale? In questa sezione rispondiamo alle domande più comuni che i proprietari si pongono prima di scegliere o convertire il proprio impianto. Dalla fattibilità della trasformazione ai costi, fino ai benefici per la salute, troverai risposte chiare e pratiche per aiutarti a decidere con consapevolezza.
Posso convertire la mia piscina esistente?
Sì, nella maggior parte dei casi è possibile con una spesa contenuta.
Quanto costa un impianto a sale?
Tra 1.000 e 2.500 € per il clorinatore, più eventuali adeguamenti.
È davvero più salutare?
Sì: meno irritazioni, niente odore di cloro, acqua più dolce sulla pelle.
Serve comunque del cloro?
L'elettrolisi produce ipoclorito, quindi una forma di cloro è comunque presente, ma in quantità minore.
Quanto dura il sale in piscina?
Anni, con piccole integrazioni in caso di reintegri d'acqua.
Confrontati con un esperto di piscine
Anche nella scelta tra piscina tradizionale o piscina con acqua salata, il confronto con un consulente esperto diventa fondamentale. Chiedere, conoscere, capire i pro e gli eventuali contro di entrambe le soluzioni a chi, con professionalità e impegno, ha fatto delle piscine la propria mission può aiutarti non solo ad avere le idee più chiare ma ad essere soddisfatto nel lungo periodo della tua piscina. A prescindere dal tipo di sistema che si decide di utilizzare per la disinfezione, Unica Pool offre soluzioni su misura, per incontrare ogni tua esigenza.